Vianello e Fuga sulle orme di Pratt

10 febbraio 2010, di Silvano Mezzavilla (La Nuova venezia, Il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso). Alla maniera degli eroi di Hugo Pratt, Capitan Cudd si appresta a solcare le onde dell’avventura. Non solo è un marinaio affascinante, ironico e disincantato come Corto Maltese, ma soprattutto in lui, nel suo aspetto e nei suoi percorsi esistenziali, negli uomini e nelle donne che incontra, negli scenari in cui vive e nella trama che tutto avvolge, riverberano, evocative fin dalle prime vignette, sia le straordinarie modalità fabulatorie che le tecniche grafiche e di regia che caratterizzarono lo stile del “Maestro di Malamocco”.

Questo perché ne sono autori i veneziani Guido Fuga e Lele Vianello, autentici continuatori dell’arte di Pratt, essendone stati per moltissimi anni i più stretti collaboratori, il primo come disegnatore di fondali, di aerei, di treni e automobili, fin da Corte Sconta detta arcana, l’altro, addirittura, in quanto artefice di molte sequenze di capolavori quali Cato Zulu, La Casa dorata di Samarcanda, Tango, Le Elvetiche e Mu.
Hugo Pratt stesso, inoltre, ha contribuito alla nascita di Capitan Cudd, che debutta solo oggi, protagonista di un romanzo a fumetti intitolato “Cubana”, ma prende forma in Svizzera, nel 1993, due anni prima della morte del Maestro.
“Eravamo a casa sua, a Losanna – racconta Vianello – e stavamo realizzando una storia di Jesuit Joe per la rivista Comic Art, quando a Hugo venne in mente di scrivere la seconda parte di L’uomo dei Carabi, una storia pubblicata nel 1977, dall’editrice Cepim, nella collana Un uomo, un’avventura. Poiché le vicende del primo volume, di cui era interprete un marinaio danese di nome Svend, erano ambientate negli anni cinquanta, si pensò di collocare il sequel a Cuba, ai tempi della rivoluzione castrista, col Che e Hemingway sullo sfondo, fra barbudos, femmine misteriose e servizi segreti americani che, con la malavita locale, tramano per far fallire l’imminente rivoluzione. Ma poi non se ne fece nulla: Hugo aveva anche tante altre cose in mente e quegli appunti finirono in fondo a un cassetto. Solo nel 1998, il progetto tornò a galla e con Fuga, col quale avevo appena realizzato Corto Sconto, una guida turistica di Venezia sulle orme di Corto Maltese, venne deciso di non disperdere quel materiale. Così, insieme, riscrivemmo il soggetto, ampliammo l’intreccio, cambiammo il volto del personaggio facendogli crescere una folta barba nera e assegnandogli un nuovo nome, Capitan Cudd, appunto”.
“Ci piaceva chiamarlo Cudd – precisa Guido Fuga – perché, in gaelico, significa “nascosto” e, dunque, corrisponde al veneziano “sconto” che rimanda alla corte teatro di una dei più suggestivi racconti interpretati da Corto Maltese. Il lavoro è stato impegnativo ed è durato molto tempo: Vianello sobbarcandosi molta parte dei disegni e io nel ruolo di assistente, ma divertendoci anche parecchio a immaginare dialoghi e situazioni, come se fosse stato Hugo Pratt stesso a inventarli. Alla fine ne è risultata un’avventura a fumetti di sessantaquattro pagine, che abbiano intitolato “Cubana” e che fra poco verrà stampata in volume per le Edizioni Voilier, di Gallipoli.”
Autentico frutto dell’immaginario prattiano, dunque, il libro di Fuga e Vianello, sarà presentato in anteprima nazionale, dal 5 al 7 marzo 2010 durante la sesta edizione di Fullcomics, festival nazionale del fumetto, dell′illustrazione e dell′animazione che si svolgerà presso la fortezza Firmafede di Sarzana (La Spezia) per poi essere distribuito in tutte le fumetterie e librerie italiane.

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