Descrizione
“Perché dobbiamo essere nemici degli ebrei?” È questa la domanda che si pone Liliana Benvenuti, ancora ragazzina. Questo il primo passo di un cammino interiore che la porta, anni dopo, a rifiutare le atrocità del nazifascismo e a intraprendere la lotta partigiana. Liliana cambia nome e diventa Angela, un’eroica staffetta che, durante la guerra, sotto i bombardamenti, in sella alla sua bicicletta, attraversa ogni giorno Firenze, portando armi e messaggi ai suoi compagni della brigata “Arno”. Una quotidiana e silenziosa lotta per la libertà, condotta a rischio della propria vita, insieme ad altre giovani donne italiane, fino al giorno dell’agognata Liberazione. Una missione che Angela, a guerra finita, non ha considerato conclusa, anzi… Per decenni, fino all’ultimo, ha raccontato senza sosta, nelle scuole, la sua storia, perché quell’orrore non tornasse mai più.
Un fiore rosso per la libertà è il biographic novel scritto da Thomas Pistoia e disegnato da Emilio Guazzone, in uscita in questa estate 2023, in occasione degli 80 anni della Resistenza e dei 100 anni dalla nascita della partigiana Liliana Benvenuti, nome di battaglia “Angela”, per raccontare della sua vita straordinaria e al contempo portare la sua storia tra i giovani, profittando di quella trasversalità, di quella capacità innata di superare limiti e confini, pontificando per immagini, che solo il fumetto può vantare. Si tratta del primo di una serie di romanzi biografici a fumetti che dedicheremo al poco celebrato e variopinto mondo delle partigiane italiane, un affresco della Resistenza al femminile che restituisca uno sguardo spesso trascurato dalla bibliografia tradizionale. “Belle ciao” il titolo della collana di fumetti che prende il via con questa pubblicazione, diretta da un volto noto del graphic journalism italiano: Ilaria Ferramosca.
Thomas Pistoia, scrittore, soggettista e sceneggiatore di fumetti, classe 1971, ha realizzato storie per Nathan Never, Zagor e Diabolik. Ha pubblicato i romanzi “La leggenda del Burqa” (2016) e “Da quassù” (2020).
Emilio Guazzone, architetto fiorentino, ha lavorato per il Renzo Piano Building Workshop e realizzato, come progettista, il Teatro di Fiesole. Negli ultimi anni ha rinverdito i trascorsi di vignettista e fumettista passando alle tecniche digitali e realizzando, per Edizioni Voilier, la trasposizione in forma di graphic poem della Commedia dantesca.
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In questo volume illustrato viene raccontata la testimonianza della partigiana Angela, che si è avvicinata alla Resisteza come scelta dovuta ai sui grandi valori.
“Da quel giorno divenni una staffetta e assunsi il mio nome di battaglia”.
In queste pagine traspare tutta la forza di questa grande donna, allora solo una ragazza, che decise di rischiare ogni giorno la sua vita per portare messaggi, armi e munizioni agli alleati.
Il 10 agosto del ’44, riuscì a consegnare ad un gruppo di partigiani della brigata “Lancillotto”, le armi necessarie per l’ Insurrezione di Firenze.
“Ed eccomi un’altra cosa che non so: come riuscii a ripartire? Come potei spostare, io, da sola, con i miei 48 chili, quel triciclo cosi pesante?”
Nel 1944 ovunque ci fosse una squadra d’azione, c’era una ragazza che, incurante del pericolo, portava ordini, parole d’incoraggiamento, viveri, armi e un sorriso. Attraversavano le strade mentre franchi tiratori e tedeschi sparavano loro addosso e con un triciclo rifornivano i partigiani.
Una parte della storia che io non conoscevo, una storia non così lontana da noi e che deve essere ricordata.
Aver letto questo libro mi ha permesso di conoscere Angela e tutte queste ragazze che ci hanno permesso con il loro coraggio di vivere il nostro presente.
Il messaggio è chiaro: non bisogna dimenticare gli orrori subiti, perché solo così non si ripeteranno.
“Perché la ferocia imme sa che noi abbiamo vissuto è stata sconfitta, ma non è morta. È ancora lì, in agguato. Può tornare in qualsiasi momento.
[..] che le nuove generazioni abbiano memoria del sangue versato per la libertà e la giustizia”.
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Vi presento un graphic novel incentrato sulla figura di Liliana Benvenuti, una donna che ha rischiato la vita e ha messo in mostra tutto il suo coraggio in nome della libertà e della giustizia, partecipando a uno degli eventi più tristi e difficili della Storia: la Seconda Guerra Mondiale.
Ecco a voi “Un fiore rosso per la libertà”, scritto e disegnato da Thomas Pistoia ed Emilio Guazzone!
Raccontato in prima persona da Liliana, che nasce e cresce a Campiobbi, dove vede la sua adolescenza svilupparsi sotto il regime fascista di Mussolini, che governa l’Italia grazie all’ingenuità e all’ignoranza delle masse: la mancanza di alfabetizzazione e cultura a 360 gradi, infatti, consente all’uomo di mostrare una politica benevola e ottimale per la nazione e per gli italiani, ai quali sembra di vedere un Paese vigoroso e in salute grazie alle sue decisioni.
Tuttavia la realtà è un’altra e Liliana se ne accorge nel momento in cui i suoi compagni di classe ebrei non possono più frequentare la scuola… dal divieto nei confronti delle loro origini, alla loro persecuzione, il passo è breve.
Quando la guerra scoppia anche in Italia, Liliana perde molte amiche e il fratello Franco. A soli 17 anni parte per unirsi alla resistenza partigiana, mentre il padre accoglie di nascosto in casa Enrico Fibbi, che è l’organizzatore della resistenza a Firenze.
Ben presto anche lei si unisce a questo mondo, decidendolo nel momento esatto in cui assiste alla partenza di un treno pieno di ebrei diretti ai campi di concentramento.
A vent’anni Liliana diventa una staffetta partigiana, portando in lungo e in largo con la sua bicicletta ordini, messaggi, armi e viveri ai partigiani fiorentini, passando sotto il naso ignaro dei nazifascisti… perché nessun soldato ha sospettato troppo a lungo di una donna, considerata il sesso debole.
Sfidando bombe, cecchini e repubblichini Liliana ha lottato per la libertà e per i suoi ideali, raccontando poi per tutto il resto della sua vita ai ragazzi ciò che ha visto e fatto affinché ciò che è avvenuto allora non possa più ripetersi.